Lo scenario epidemiologico determinato dall’epidemia da SARS-CoV-2, caratterizzato da modificazioni nell’attività clinica e nelle prestazioni erogate da parte del Servizio Sanitario Nazionale, ha causato un rallentamento nell’attuazione dei programmi di screening, soprattutto durante le fasi iniziali della pandemia. Ciò ha comportato effetti sulle diagnosi precoci di patologie che incidono anche sulla fertilità.